19 settembre 2011

Trenotrekking: traversata dei Cimini da Soriano nel Cimino a Vitorchiano

Ieri con il CAI di Viterbo, sezione escursionismo giovanile, piacevole escursione trenotrekking. Partenza dalla stazione Roma Nord di Viterbo fino a Soriano nel Cimino. Da qui, percorrendo le vie del borgo e costeggiando la fonte di Papacqua, si sale fino al chiostro di Sant'Agostino, sede del Comune, per poi proseguire sulla provinciale n. 31 per Vitorchiano fino al bivio con via delle Bandite. Dopo la salita di via delle Bandite si percorre, sempre in salita, Via Giuseppe Di Vittorio fino alla fine dell'asfalto e all'inizio di una carrareccia. Imboccata quest'ultima si arriva dopo circa venti minuti/mezz'ora ai ruderi della vecchia chiesa della Trinità. Il sentiero continua (purtroppo senza segnavia) ancora in salita per poi stabilizzarsi in quota e scendere gradatamente. Dopo circa un'ora e tre quarti si giunge ad una sterrata che, imboccata in discesa, porta ad un fontanile con annesse opere di captazione di acquedotto, presso cui si può consumare il pranzo.
Da qui si riguadagna la sterrata, stavolta in salita, fino ad intercettare la provinciale n. 63 che scende verso Vitorchiano. Questa la si percorre in discesa fino alla località "il Pallone" e si arriva alla stazione di Vitorchiano dove si pò riprendere il treno e tornare a Viterbo.
L'escursione è piacevole, quasi sempre all'ombra dei faggi e dei castagni. Tutta la traversata è di circa 10 km.
Arrivo alla antica chiesa diruta della Trinità
 

Panorama verso la valle del Tevere
La chiesa della Trinità
Tipiche formazioni rocciose visibili dal sentiero
Giuseppe si è fatto tutto il percorso con un dito del piede destro rotto... e non si è lamentato mai
 

Sosta pranzo con i nostri amici e compagni di escursione del CAI di Viterbo
 










Un cane di una coppia che abbiamo incontrato nell'area pic-nic, si fa il bagno del fontanile
 




Il gruppo degli escursioni del CAI di Viterbo - Sez. Escursionismo Giovanile, che ha partecipato al trekking
 


La mancanza di informazione sul referendum contro il "porcellum" e la sinistra che ha perso la bussola



Non c'è stata abbastanza informazione sulla possibilità di firmare la proposta di referendum abrogativo contro la legge elettorale attuale, il cosidetto "porcellum". E' vero. Stamattina ho firmato all'anagrafe del Comune di Capranica e l'ho saputo per puro caso. C'erano rimasti tre spazi per firmare che abbiamo prontamente riempito con altri due colleghi. Ma il Comitato promotore non è che si fosse sprecato più di tanto. Qui a Capranica abbiamo riempito due fogli appena - tanti ne hanno mandati - per un totale di 40 firmette (sic!).
E' anche vero, però, che se l'agenda dei media continuerà ad essere settata sulle escort del premier non si può fare altrimenti e speriamo di raggiungere il numero di firme necessarie.
Tutti, infatti, parlano delle modelle che fanno a gara ad andare a letto con Berlusconi e dei suoi interessati intermediari, nessuno parla delle questioni importanti.
Allora mi viene da pensare: cui prodest? A chi giova tutto ciò?
Posto per assioma, innanzitutto, che questa situazione dell'informazione sia paradossalmente vantaggiosa solo per Berlusconi - che in realtà non dovrebbe essere molto interessato a farsi cattiva pubblicità - allora è vero, se la logica non è un'opinione, che ne rimane danneggiato solo chi "setta" l'agenda su questo tipo di informazione, ovvero - stricto sensu - i giornali di sinistra e - lato sensu - la sinistra intera.
E' vero, dunque, che siamo governati da un esecutivo che difetta, anzi, manca assolutamente di autorevolezza politica e etico-morale, ma è anche vero che siamo prigionieri di una casta giornalistica di sinistra che, con tutta quella parte politica, ossessionata psicopaticamente dal berlusconismo e dal sogno di scalzarlo in ogni momento, ha perso letteralmente la bussola dei problemi reali del paese. Se, infatti, la sinistra se ne rendesse davvero conto, saprebbe imporre ai suoi giornali di parlare di altro, come del referendum proposto contro l'attuale legge elettorale, e non di quello che fa il premier nelle sue residenze (per quanto deprecabile possa essere).
Allora, possiamo concludere: evidentemente il "porcellum" è vantaggioso anche per la sinistra, altro che primarie e democrazia dal basso!

12 settembre 2011

Non voglio andare a scuola!



"L'anno scorso alla televisione spagnola udii la storia dell'uomo che bussa alla porta del figlio. «Jaime» gli dice, «svegliati!». Jaime risponde: «Non voglio alzarmi, papà». Il padre alza la voce: «Alzati, devi andare a scuola». Jaime dice: «Non voglio andare a scuola». «Perché no?» chiede il padre. «Per tre motivi», dice Jaime. «Primo, perché è brutto; secondo, perché i bambini mi prendono in giro; e terzo, odio la scuola». Allora il padre gli dice: «Bene, adesso ti do io tre buoni motivi per andarci. Primo, perché é il tuo dovere; secondo, perché hai quarantacinque anni, e, terzo, perché sei il preside»"

(Antony De Mello, Messaggio per un aquila che si crede un pollo)