28 dicembre 2016

Un paese ci vuole


Un paese ci vuole, 
non fosse che per il gusto di andarsene via. 
Un paese vuol dire non essere soli, 
sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, 
che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.


C. Pavese
La luna e i falò 

17 dicembre 2016

Ipse dixit - Martin Luther King



Martin Luther King, ipse dixit

Sii sempre il meglio di ciò che sei.

La più grande debolezza della violenza è l'essere una spirale discendente che da' vita proprio alle cose che cerca di distruggere. Invece di diminuire il male, lo moltiplica.

Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere, poi mettiti con passione a realizzarlo nella vita.

Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza, aggiungendo una più profonda oscurità a una notte ch'è già priva di stelle. L'oscurità non può allontanare l'odio; solo l'amore può farlo.

Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l'arte di vivere come fratelli.

La vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e convenienza bensì tutte quelle volte in cui affronta le controversie e le sfide.

La vigliaccheria chiede: è sicuro?
L'opportunità chiede: è conveniente?
La vana gloria chiede: è popolare?
Ma la coscienza chiede: è giusto?
Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è nè sicura, nè conveniente, nè popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta.

Alla fine, non ricorderemo le parole dei nostri nemici, ma i silenzi dei nostri amici.

Nulla al mondo è più pericoloso che un'ignoranza sincera ed una stupidità coscienziosa.

La mia libertà finisce dove comincia la vostra.

Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora iniziato a vivere.

Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.

Con la violenza puoi uccidere colui che odia, ma non uccidi l'odio.
La violenza aumenta l'odio e nient'altro.

L'ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia alla giustizia ovunque.

16 dicembre 2016

Quel che ci serve è credere


Nel ventre di una donna incinta si trovano due bebè. Uno di loro chiede all’altro:

- Tu credi nella vita dopo il parto?

- Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi. 

- Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita? 

- Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca. 

-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto. 

- Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.

- Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.  

- Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi. 

- Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?

- Dove? Tutta intorno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.

- Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista. 

- Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una vita reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa ...